Re: COPPE EUROPEE STAGIONE -stagione- 2009/2010
E ALLA FINE TRIPLETE INTER
INTER VS. BAYERN MONACO: 2-0
DOPPIO MILITO (PROTAGONISTA ASSOLUTO DI UNA STAGIONE IRRIPETIBILE)
INTER UNICA SQUADRA IN ITALIA A VINCERE NELLO STESSO ANNO SCUDETTO,COPPA ITALIA E CHAMPION'S LEAGUE
DOPO LE COPPE CAMPIONI IN BIANCO E NERO ARRIVA QUELLA IN HD E A COLORI.
ORA PERO' OCCHIO AGLI SCIPPI DEL REAL (SICURO MOURINHO MA SPERO CHE NON LO SEGUANO MAICON E MILITO D.)
Triplete storico, non è finita
Ma quale Inter sarà?
L'impresa riuscita alla squadra di Mourinho non ha precedenti in Italia e solo 5 in Europa: le due Supercoppe e il Mondiale per club possono chiudere un'annata perfetta. Ma dopo l'addio di Mourinho c'è l'incognita allenatore: per la successione del portoghese in corsa Mihajlovic, Capello, Benitez e Guardiola
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Muntari e Eto'o. Afp MADRID, 22 maggio 2010 - Negli anni '90 lo chiamavano Grande Slam, e non portava benissimo. Appena lo nominavi, la stagione girava storta. Ora il Barcellona ha battezzato il "triplete", e Samuel Eto'o lo ha portato a Milano. Tripletta, 3 tituli, chiamatela come volete: un'impresa storica nel calcio italiano, mai riuscita a nessuno e con non più di cinque precedenti nella storia del calcio europeo: nell'ordine Celtic Glasgow nel 1967, Ajax nel 1972, Psv nel 1988, Manchester United nel 1999, Barcellona l'anno scorso. E dire che la stagione dell'Inter era iniziata con la sconfitta in Supercoppa Italiana: quella, però, era una propaggine della scorsa stagione, l'annata perfetta è ancora possibile.
Eto'o e Mourinho. Ap QUALE INTER PER I SEI TITOLI? — Fra agosto e dicembre il Grande
Slam interista può completarsi e raggiungere dimensioni epiche, bissando l'impresa della squadra di Guardiola, a cui è riuscito il filotto di sei (Supercoppa spagnola, Supercoppa europea e poi Mondiale per club): si partirà ad agosto con la sfida alla Roma a Shanghai, il 27 a Montecarlo l'avversario sarà l'Atletico Madrid, a dicembre si va ad Abu Dhabi, contro avversari che ancora si stanno giocando le coppe continentali.
LA PILLOLAdi Nicola Bruni
Nuovo tecnico: Sinisa per un Capello?INCOGNITA TECNICO — Tutto bello, ma che Inter sarà? José Mourinho ha definito quelle che attendono l'Inter poco più che coppette, cose che non lo stimolano particolarmente. Tanto che il portoghese domani incontrerà Florentino Perez e nei prossimi giorni firmerà per il Real Madrid. Sulla questione Mourinho l'Inter non può che metterci una pietra sopra. Il portoghese ha fatto una scelta, lascia comunque da trionfatore. E lascia un'eredità che non bisognerà disperdere: in due anni ha cambiato la mentalità del club e ha creato una struttura solida e organizzata, un collettivo coeso. Per mantenere questi livelli serve un comandante di carisma: e tutti i candidati che sono sul taccuino di Branca e Oriali ne hanno. Ad oggi pare ancora in vantaggio Sinisa Mihajlovic, un passato da interista e da vice allenatore, la fama di duro e reduce da una buona stagione a Catania. Non la prima. Certo, se si cerca esperienza europea bisogna guardare altrove: se si vuole un profilo simile a quello di Mourinho bisogna puntare su Fabio Capello. Sarebbe una soluzione più complessa, anche perché bisognerebbe attendere almeno la fine dei Mondiali e perché il c.t. ha un contratto aperto con la federazione inglese. Gli altri nomi che circolano sono quelli di Rafa Benitez (i bookmaker inglesi lo danno favorito, a Milano sono meno convinti) e Pep Guardiola, che ha un rinnovo sulla parola col Barcellona, ma non ha ancora firmato niente.
MILITO E MAICON — Poi c'è il parco giocatori. Dalla Spagna continuano a rimbalzare notizie sugli uomini che seguirebbero Mourinho in "blanco" : i nomi più gettonati sono quelli di Maicon e Milito. Il brasiliano ieri durante la festa ha assicurato ai tifosi che sarebbe rimasto, il Principe ha detto tutto e il suo contrario. Con il premio di miglior giocatore della finale ha parlato di offerte da valutare con il suo procuratore, poi a Milano si è rimangiato tutto: "Sono felice all'Inter, resterò". L'impressione è che con un adeguamento del contratto, peraltro giustificato dall'incredibile stagione, Diego rimarrà il Principe nerazzurro